L'Adige 16/11/2000
Trento (pag.41)

Panarotta, spunta il «fondo» salvezza
Nelle pieghe della finanziaria di Dellai
i miliardi di garanzia per la spa
Economia
Sono soldi riservati allo «sviluppo territoriale».
Oggi, l´attesa assemblea dei soci

Lino Angeli, presidente dimissionario della Nuova Panarotta spa

Di MARIO ANELLI
LEVICO - Si chiamano «fondi per lo sviluppo territoriale» e saranno scritti in un articolo della prossima finanziaria della Giunta Dellai. Dalla nuova «borsa», Nuova Panarotta spa potrà attingere nei mesi ed anni prossimi i miliardi necessari alla sua sopravvivenza. La formula, studiata a tavolino in questi giorni negli uffici provinciali, prevede che il denaro passi ai Comuni e da questi alla società degli impianti per circa 3 miliardi dei 6 stimati per il «piano di rilancio» preparato in vista dell´assemblea dei soci in programma questa sera.

Il marchingegno, apparentemente contorto, è confezionato appositamente per sfuggire alla normativa comunitaria. La Provincia non può direttamente finanziare la società, tra l´altro in marcato rosso di bilancio; le normative comunitarie lo vietano ed allora passa denaro attraverso i Comuni. Frattanto, però, proprio 13 comuni dell´alta Valsugana si apprestano a versare pronta cassa 250 milioni alla spa ed altri 50 l´Apt, somma minima ritenuta indispensabile per sanare parte del debito accumulato e poter aprire gli impianti in vista della stagione invernale ormai imminente.

Insomma, Nuova Panarotta sarà salvata (e forse rilanciata) dal denaro degli abitanti valsuganotti e trentini. Il marchingegno con ogni probabilità questa sera convincerà i sindaci a firmare una lettera d´intenti che prevede i versamenti detti e li impegna per oggi e per i prossimi anni. Cofirmatari Apt e Provincia. Tra l´altro, nel documento è prevista anche una nuova composizione del consiglio d´amministrazione societario, formato da soli tre membri più un consigliere delegato; un organismo snello rispetto all´attuale.

Tra i Comuni, ieri serpeggiava la convinzione che l´attuale cda vada interamente sostituito, in quanto ritenuto responsabile della situazione deficitaria della società. Ad esempio, Pergine si troverà a versare altri 90 milioni che si vanno ad aggiungere alle centinaia precedenti, Levico altri 70 e cifre inferiori per gli altri. La partita è comunque del tutto aperta, in quanto l´attuale presidente Lino Angeli non pare intenzionato a lasciare realmente, nonostante si presenti in assemblea dimissionario assieme a tutto il cda.

Se così fosse, commentava ieri un sindaco influente, si potrebbe verificare la singolare situazione per la quale Comuni, Provincia ed Apt saldano i debiti del privato, ma questo continuerà a guidare la società. Il piano da 6 miliardi prevede nelle sue linee essenziali una spesa di 1.600 milioni a carico dell´Agenzia per lo sviluppo che realizzerà l´impianto di innevamento. Il denaro sarà di provenienza comunque provinciale, la medesima di altri 2.700 milioni attraverso i già detti «fondi per lo sviluppo» territoriale. Altri 300 sono di provenienza Comuni&Apt. I mancanti 1.400 milioni sarano coperti da contributi provinciali e dall´intervento privato: è nelle speranze.

Contributi provinciali per Nuova Panarotta verranno per la costruzione del nuovo impianto Montagna Granda-Rigolor e per un piccolo skilift. L´assemblea di soci questa sera si troverà a leggere le cifre in rosso del bilancio chiuso al 30 giugno scorso e conoscerà il programma di rilancio pubblico.



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